Contro il finanziamento degli Inceneritori con Recupero Energetico per la
tutela dell'ambiente e della salute
 

ALLARME AMBIENTALE E SANITARIO

Avvertimento alle popolazioni della Campania

Le Assise della Città di Napoli e del Mezzogiorno d’Italia, l’Osservatorio per le politiche ambientali e territoriali e il Comitato Allarme Rifiuti Tossici lanciano un appello affinché le popolazioni campane e le autorità competenti siano rese consapevoli della catastrofe ambientale e sanitaria che sta devastando quella che un tempo fu la Campania felix.
Gli atti della magistratura, i rapporti sull’ecomafia, gli studi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, gli articoli comparsi su prestigiose riviste scientifiche internazionali e sulle pagine di cronaca quotidiana hanno svelato la verità su quanto sta accadendo: dalla fine degli anni Settanta milioni di tonnellate di rifiuti tossici continuano ad essere sversati nelle nostre campagne, nei pozzi di irrigazione, nelle cave, in discariche abusive o, addirittura, in mare, a poca distanza dalle nostre coste.
A completare il quadro di questa vera e propria "mattanza ambientale", si aggiunge l’emergenza rifiuti, consistente nell’incapacità della nostra classe dirigente di gestire l’ordinaria amministrazione, dando vita al paradosso di un Commissariamento straordinario permanente. Tredici anni di gestione commissariale sono, tra l’altro, in palese contrasto con i principi dello Stato di diritto, così come più volte affermato dal Consiglio di Stato. Questa situazione patologica ha consentito il moltiplicarsi di spazi deregolamentati, nei quali ha avuto campo libero l’azione criminogena del blocco sociale – vero e proprio comitato d’affari, costituito dall’alleanza fra imprenditoria corrotta, settori deviati dell’amministrazione pubblica e della rappresentanza politica e organizzazioni criminali – che governa una fitta rete di interessi economici, legati alla gestione delle cave, delle discariche e dello smaltimento di rifiuti tossici e urbani.
Una delle conseguenze più terribili di questo disastro ambientale è l’aumento considerevole nella nostra regione delle patologie tumorali e degli aborti spontanei per anomalie congenite. Negli ultimi anni si è evidenziato in Campania – attraverso i dati dei registri tumori – una crescita dell’incidenza di patologie tumorali tale da allarmare l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nonché gli oncologi dell’Istituto Pascale di Napoli e le maggiori riviste nazionali ed internazionali, come «Newsweek» e «L’espresso», e scientifiche come «Epidemologia e Prevenzione» e «The Lancet». Se in passato in Campania, come nel resto del Mezzogiorno, l’incidenza dei tumori era più bassa rispetto al Nord, oggi questo divario si sta rapidamente colmando, con l’aggravante che la nostra non è una regione ad alto sviluppo industriale e che la popolazione campana è più giovane rispetto a quella delle regioni settentrionali. L’incidenza generale di malattie tumorali, infatti, ha quasi raggiunto la media nazionale, mentre per particolari tipologie di cancro come quello del polmone, del fegato, della vescica e del pancreas – un tempo rarissimo – possiamo vantare il triste primato di averla superata.
La gestione commissariale ha completamente ignorato questa reale emergenza. Il Piano di gestione del ciclo integrato dei rifiuti ha infatti del tutto disatteso la normativa europea, non tenendo conto della grave situazione sociale, ambientale e sanitaria in cui versa la Campania. La legislazione vigente in materia è incentrata sul recupero dei rifiuti, con particolare riferimento al riuso delle materie prime dei prodotti ottenuti dalla raccolta differenziata, in ottemperanza dell’obbligo di tutela dell’ambiente mediante la riduzione netta della quantità residua di rifiuti da smaltire in discarica. Nella nostra regione, invece, da una parte la raccolta differenziata è ferma a percentuali irrisorie, dall’altra, sono stati progettati tre grandi inceneritori, che per funzionare ad un regime economicamente vantaggioso avrebbero bisogno di un quantitativo di rifiuti superiore a quello che già oggi invade il nostro territorio. Questi impianti sono stati progettati per incenerire una quantità di combustibile da rifiuto che in futuro non sarà disponibile con una raccolta differenziata a pieno regime, con la prospettiva di caricare la Campania dello smaltimento dei rifiuti anche di altre regioni. Da ciò emerge la palese contraddizione tra il principio della raccolta differenziata con il recupero dei materiali imposto dalla legge e quello dell’incenerimento previsto dalla pianificazione commissariale.


Primi firmatari:

On.Fulvia Bandoli -   Sen. Franca Rame - Sen. Tommaso Sodano- On Nicola Tranfaglia- Percy Allum- Remo Bodei-Stasha Lauria- Domenico Losurdo- Manlio Sgalambro- Alex Zanotelli
- Gerardo Marotta, pres. Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
-  Massimiliano Marotta, pres. Società di Studi politici
 - Fulco Pratesi, pres. WWF italia
- Rossano Ercolini, Rete Nazionale Rifiuti Zero
-Francesco de Notaris, Articolo 21
- Ornella Capezzuto, pres. WWF Campania
- Raffaella Di Leo, pres. Italia Nostra Campania
- Guido Donatone, pres. Italia Nostra Napoli
- Carlo Iannello, pres. Fondazione "A.Iannello"
- Patrizia Gentilini, oncoematologa, Associazione Medici per l'Ambiente ISDE Italia
- Ernesto Burgio, vice presidente Associazione Medici per l'Ambiente ISDE Italia
- Federico Valerio, Direttore del servizio di Chimica Ambientale dell'Istituto Nazionale Ricerca sul Cancro di Genova
- Giuseppe Comella, primario oncologo, Istituto Nazionale Tumori di Napoli "G. Pascale"
-Antonio MArfella , tossicologo oncologo
- Raffaele Raimondi, pres. Comitato Giuridico di Difesa Ecologica
- Giuseppe Tarallo, pres. Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano
-Giacomo Buonuomo, Centro studi di coordinamento per la partecipazione democratica
  – Antonio Graziano pres. “Stazione di Partenza”,  Casaluce
-Comitato Emergenza rifiuti Caserta
- Comitato "Mi riguarda"
- Gente e Ambiente
- Federazione Associazioni "AssoCampaniafelix", Giugliano-Acerra Nord
- Comitato "Donne del 29 agosto", Acerra
- Comitato antinceneritore, Acerra
- Serre per la vita - Sele per la vita
- Comitato Rifiuti Zero "Carmine Iuorio"
- Greenpeace Napoli
- Lipu Campania
- Pier Antonio Marongiu , pres. Associazione Romagnola Ricerca Tumori
- Associazione Ambiente e Salute di Bolzano
- Comitato per la difesa della salute e dell'ambiente di Mantova
- NIMBY trentino
-
Gennaro Galario, pres. Associazione "Napoli nel mondo"

 

 

 
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